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Sindrome della Catena Cinetica Superiore
La postura non è una posizione, ma un modello dinamico di riflessi, abitudini e risposte adattative a qualsiasi cosa che risulti più o meno stabile e funzionale.
Cosa è la Postura?
La postura non è una posizione, ma un modello dinamico di riflessi, abitudini e risposte adattative a qualsiasi cosa che risulti più o meno stabile e funzionale, come ad esempio:
- Gravità.
- Condizioni di lavoro scomode, che possono essere inevitabili (infermieri devono sollevare i pazienti!).
- Anatomia anormale.
- Sfide sportive.
Se si inizia a perdere la stabilità necessaria per un compito, i riflessi posturali impegnano i muscoli per tirarti in una posizione più o meno verticale e / o funzionale. I sistemi e i trucchi biologici che ci tengono in piedi sono ordinati e sorprendentemente poco compresi.
La postura è più che la somma di quelle parti, più che una semplice collezione di riflessi e di stabilizzazione dei riflessi: è il modo in cui vivi, la forma del tuo “contenitore” flessibile, la manifestazione fisica della tua zona di comfort.
La postura è la risposta a tutti gli adattamenti che il nostro corpo ha rispetto all’ambiente derivanti da situazioni, condizioni fisiche ed emotive, è la posizione che il corpo assume rispetto alla gravità nella sua totalità in determinate condizioni statiche o in movimento. Una postura corretta è molto importante per la prevenzione di dolori fisici e la prevenzione di traumi muscolari o ossei, per avere una maggiore mobilità fisica, un’agilità più sviluppata e una resistenza in generale migliore. Anche l’aspetto esteriore e la capacità di una persona di comunicare con il linguaggio del corpo ne giovano.
Le problematiche posturali possono avere cause diverse dovute a complicazioni fisiche oppure a abitudini scorrette. Portano con sé dei disequilibri in un sistema nel quale ogni piccola parte ha un suo preciso ruolo e posizione.
È chiaro che una postura errata non ha conseguenze negative immediate, ma si tratta spesso di problemi che con il tempo diventano anche irrimediabili.
Proprio per questo motivo è bene porre la giusta attenzione alla propria postura e in caso di disequilibri agire presto per modificarsi e riportare il corpo in asse.
I controlli devono però essere fatti da personale competente e questo perché il corpo umano sembra riprogrammarsi in senso posturale in base al cambiamento delle situazioni al fine di raggiungere un nuovo equilibrio: se in un primo momento le modifiche del corpo sono fisiologiche, col tempo possono diventare addirittura anatomiche, a livello osseo e poi a livello chimico diventando realmente un contatto (che in questo caso definiamo gap) fra neuroni. Tutto questo è determinato dal fatto che nell’organismo umano la funzione incide e comanda la struttura, si parla in questo senso di enagramma motorio, indicando con questa definizione l’insieme delle capacità motorie che l’organismo di una persona ha memorizzato e che attiva un legame fra i neuroni e quelle capacità. Tutto questo è per spiegare quanto gli errori posturali possano incidere in maniera significativa sul corpo umano e sulla possibilità di soffrire di alcune patologie.
Noi ci abituiamo a muoverci in modi che rispondono a bisogni sociali ed emotivi, o evitare di scontrarsi con loro. La postura può essere sottomessa o dominante, felice o triste, coraggiosa o temuta, apatica o in tensione.
Le sfide che possono stimolare la volontà di cambiare postura non sono solo muscolo-scheletriche, e possono essere un processo profondamente personale. Modelli e comportamenti che conducono a problemi seri di postura sono solitamente forti.
La scarsa mobilità porta a squilibri muscolari per tre ragioni principali:
- Inibizione Reciproca – E’ la risposta neuromuscolare che avviene quando i muscoli tesi riducono l’impulso nervoso verso i loro antagonisti funzionali. Questo effetto produce nel tempo modelli di compensazione che aumentano la probabilità di infortuni.
- Dominio Sinergico – E’ la risposta neuromuscolare che avviene quando i muscoli sinergici, stabilizzatori e neutralizzatori si fanno carico del lavoro dei muscoli principali deboli o inibiti.
- Inibizione Artrocinetica – E’ l’effetto neuromuscolare che avviene quando un muscolo è inibito da qualche disfunzione delle articolazioni o delle capsule articolari.
Squilibri Muscolari
Gli squilibri muscolari sono quasi sempre causati da uno stile di vita sedentario e la conseguente assenza di una varietà di movimenti ampia e la prolungata postura statica, semplicemente lo stare seduti troppo a lungo.
Queste situazioni portano ad avere i muscoli posturali accorciati e all’indebolimento e all’inibizione dei muscoli fasici.
Sindrome della catena cinetica superiore
La cattiva postura più famosa è probabilmente la Sindrome della catena cinetica superiore o Upper Crossed Syndrome.
Il termine sembra impressionantemente tecnico. Denominata da un medico e ricercatore ceco, Vladimir Janda, è l’apice del racconto clinico sulla postura nella cultura della terapia e la teoria prototipica dello “squilibrio muscolare”. Non c’è mai stata un’idea di una cattiva postura tanto popolare e allo stesso tempo così “avanzata”.
Che cos’è?
È una descrizione di una semplice postura comune – testa e spalle in avanti, per lo più – con molte ipotesi complicate sulle sue cause e conseguenze. Nei casi di Sindrome della catena cinetica superiore i muscoli hanno un evidente disfunzionamento: alcuni sono deboli e allentati (inibiti), altri sono troppo forti e contratti (facilitati).
Quando un muscolo è contratto o accorciato per un periodo prolungato, causa di riflesso una inibizione o un indebolimento dei muscoli del lato opposto (inibizione reciproca).
Per fare un esempio pratico, se si rimane otto ore seduti tutti i giorni su una scrivania, con il tempo i flessori del collo tenderanno ad accorciarsi, il sistema nervoso automaticamente spegnerà gli impulsi sui dorsali ed andrà ad inibire la muscolatura.
I dorsali in risposta non lavoreranno nella maniera corretta e il SNC demanderà quindi il compito ai muscoli sinergici, come l’elevatore della scapola e il trapezio superiore per aiutare il trapezio medio e inferiore e il gran dentato nella estensione del dorso. In sintesi si andranno a creare degli schemi motori non idonei.
Il lavoro d’ufficio e il tempo in auto ci richiede di restare seduti a lungo e questa condizione può avere numerosi effetti negativi sul corpo. Per prevenire e ridurre questo genere di problemi, è necessario muoversi di più e meglio.