Cicatrici: come influenzano la postura e come si può intervenire

Cicatrici: come influenzano la postura e come si può intervenire

La presenza di cicatrici è una delle cause, seppur meno note, di eventuali squilibri nell’assetto corporeo, poiché la pelle costituisce un recettore del sistema posturale.

Le cicatrici possono creare problemi nella trasmissione delle informazioni, fino a generare conseguenze negative sul sistema nervoso autonomo e periferico.

TIPOLOGIE DI CICATRICI

Le cicatrici sono il risultato del naturale processo di rigenerazione dei tessuti. Le lesioni cicatriziali possono interessare anche i piani più profondi, il tessuto muscolare e il peritoneo. La cicatrizzazione è un processo che prevede molti passi biochimici e possono intercorrere delle problematiche che generano due tipologie di cicatrice:

  • Ipertrofica e cheloide: è quella in rilievo, talvolta generata da inconvenienti chirurgici. È dovuta principalmente all’eccessiva produzione di collagene e insorge generalmente nelle prime settimane dopo la guarigione di una ferita.
  • Atrofica: è quella in cui il tessuto che si forma è insufficiente per coprire interamente la lesione cutanea. Sono più frequenti in soggetti anemici o che presentano altre patologie.

Viviamo in questo mondo in rapida evoluzione in cui la chirurgia plastica è diventata una tendenza, in cui le procedure, come la liposuzione, gli ingrandimenti della mammella e molto altro sono diventati la norma. Sebbene queste tecniche possano farti sembrare più magro, giovane e bello, mascherano solo gli effetti e creano scompenso sul sistema posturale.

Salute e gioventù dipendono da quanto si invecchia. Per invecchiare bene, il tuo sistema posturale deve invecchiare alla stessa velocità. In altre parole, più velocemente invecchia il tuo sistema posturale, più velocemente il tuo corpo invecchierà.

Le cicatrici, ad esempio, svolgono un ruolo importante nella gestione del dolore e nell’invecchiamento biologico. Le cicatrici possono anche essere la causa di ulteriori compensazioni su un corpo sovracompensato.

Perché?

La pelle è l’organo più grande del corpo. È dotato di meccanorecettori molto precisi in grado di trasmettere istantaneamente le informazioni al SNC per quanto riguarda dolore, pressione e stiramento.

Il tessuto cicatriziale è più resistente del tessuto originario, ma anche meno elastico. Talvolta, si formano anche aderenze che possono generare infiammazioni, oltre a problemi funzionali associati alla postura.

Una cicatrice chirurgica che non guarisce mai completamente può diventare patologica e alla fine scavalcare la comunicazione del SNC con il sistema muscolare. A causa del modo in cui siamo neurologicamente collegati a seconda di dove si trova la cicatrice, può avere un effetto inibitorio o di contrazione e può persino favorire l’aumento di peso.

Come?

La cicatrice può scompensare la postura attraverso diverse autostrade neurologiche.

Una cicatrice patologica localizzata sul collo può influire sulla posizione della mandibola, creare rigidità al collo e decompensare i muscoli oculari (convergenza). Una sul petto può provocare uno spostamento in avanti del centro di gravità. Può anche influenzare la flessione della spalla e la forza muscolare complessiva.

Soluzione

  1. Se il soggetto ha una cicatrice patologica, il primo passo è riprogrammare la postura.
  2. Una volta riprogrammata la posturale, gli olii essenziali dovrebbero essere applicati alle cicatrici tre volte alla settimana (oli composti da elicriso, palissandro, aspic di lavanda e menta piperita). L’obiettivo è quello di rendere la cicatrice meno ipertrofica e ritratta pizzicando, tirando e impastando una parte della cicatrice. Alcune creme anestetiche possono essere utilizzate se la cicatrice è troppo sensibile (pomata Emla).
  3. Il trattamento laser a infrarossi può essere utilizzato anche due volte a settimana per le prime sei settimane di trattamento, seguito da una volta a settimana per il periodo di un anno.

COME AGISCONO LE CICATRICI A LIVELLO POSTURALE?

Le cicatrici a cui facciamo riferimento sono nominate cicatrici patologiche, perchè in grado di generare disturbi posturali e talvolta clinici.  Le cicatrici agiscono sulla postura influenzando diversi elementi:

  • Fasce: la trazione del tessuto cicatriziale si ripercuote a livello dei piani sottostanti (fascia connettivale, fibre muscolari, vasi, nervi). L’aderenza si può propagare arrivando fino alle fasce più lontane dal luogo della cicatrice stessa, inducendo la flessione della parte opposta del corpo verso la cicatrice. L’organismo altera così il suo assetto e compaiono spesso dolori e limitazioni nei movimenti, soprattutto nella parte simmetricamente opposta alla cicatrice.

  • Recettori: una cicatrice retratta, ipertrofica o cheloide è in grado di mutare la funzione dei recettori cutanei innescando una risposta anomala soprattutto a livello muscolo-scheletrico. Ecco quindi che compaiono dismetrie funzionali, nei casi più gravi si arriva anche a generare una falsa curva scoliotica.

TRATTAMENTO DELLE CICATRICI CON IL METODO GINNASTICA POSTURALE®

Tutte le cicatrici possono causare modifiche alla postura, pertanto è necessario che lo specialista individui l’entità dell’influenza che questa genera sulla salute dell’intero organismo. Va valutata ogni caratteristica, la collocazione, il grado in cui disturba il sistema muscolo-scheletrico e gli organi correlati. Importante è anche capire quanto influenza il soggetto sul piano psicologico ed estetico. Le cicatrici patologiche vanno trattate dallo specialista con tecniche manuali e in ginnastica posturale con esercizi di allungamento e stretching. Test di valutazione permettono d’individuare con chiarezza l’interferenza provocata dalla cicatrice e di conseguenza si può passare alla rieducazione posturale delle parti del corpo più influenzate.